Arcano indugio
Arcano indugio
Un arcano silenzio emana dalla bianca costellazione e avvolge lo spettatore fino al punto da trattenerlo in un indugio percettivo, uscendone poi lentamente fino a sintonizzarsi con l’espressività dell’opera.
Domina il bianco con una purezza contrastata dalla varietà delle forme della costellazione complessiva; al centro la forma bombata coniuga la purezza con l’elevazione e lascia trasparire un possibile senso: il bianco appare come rinascita… oppure come strumento ordinatore dopo la dissoluzione di un precedente caos?
I prolungamenti ai lati, costituiti da tessere rettangolari comunicano ritmo e varietà di percorsi e insieme tendono a sprofondare, forse ancora attratti da un caos primigenio, ma il piano del fondo emerge fiducioso in sintonia con la forma rotonda centrale.
L’insieme può destare l’immaginazione del fruitore, ma anche invitarlo ad indugiare silenziosamente e poi porsi qualche interrogativo: è preferibile immedesimarsi nel silenzio del bianco e immaginarne il senso oppure indugiare in modo neutro, ma comunque liberi da banalità e condizionamenti?
Comunque l’indugio resta arcano, il silenzio permane, ma non è sbarrata la via all’immaginazione.
Mosaico con smalti di Venezia e tarsie a rilievo in vetro-fusione
2014