Caso e necessità

Caso e necessità

Caso e necessità

 

La configurazione sembra nascondere un invisibile processo tecnico-formativo, sotteso all’intera opera, ma nella sua vivace espressività lascia trasparire la materia percorsa da forze plasmatrici (l’interrelazione, nel forno, tra vetro e predeterminati variazioni di colore e di tempi realizza un processo programmato il cui esito non può che essere parzialmente casuale).

Ciò che è invisibile si rende visibile nella plurisignificanza metaforica complessiva.

Si intravede un dialogo che è interrelazione allusiva di una primigenia unità del tutto poi scomposta da una vigorosa e irrefrenabile forza bollente e successivamente alla ricerca di un nuovo ordine da realizzarsi col vigore del rosso, la profondità del blu e la sublimazione del giallo, per scoprire un senso nella circolarità della forma centrale e nel suo cerchietto tricolore.

E’ una circolarità rassicurante, quasi simbolo di un definitivo argine a qualsiasi altra deflagrazione senza però che venga meno l’inquietudine della varietà di forme e colori indizio sia del rifiuto di ogni ripetitività insignificante, sia della insopprimibile presenza di caso e necessità.

 

Mosaico con smalti di Venezia e policromi con vetro-fusione al centro

2013

 

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