Differenze irriducibili
Differenze irriducibili
L’opera guarda lo spettatore, che ricambia lo sguardo, spostando il suo occhio interiore dal fondo blu ai cerchietti multicolore e, cogliendo un primo indizio, vuole penetrare nel senso metaforico dell’opera.
La superficie del fondo dal colore blu all’azzurro non è uniforme, è liscia, ma su a sinistra si delineano forme geometriche irregolari, quasi espressione di una profondità irrequieta in contrasto con l’aspirazione alla perfezione della sua rotondità.
Comunica con i cerchietti? Dove? Come? I cerchietti a rilievo nel loro andamento ascendente producono un effetto ottico di movimento con una lentezza provocata dai cerchietti con superficie leggermente più ampia e da un lieve spostamento a destra.
Un movimento lento indizio di una inquietudine irrisolta? Di una indecisione sofferta?
Il bianco, che contorna i cerchietti, comunica un primo messaggio dal fondo misterioso: superare ogni uniformità nella varietà di forme e colori e i cerchietti appaiono, nella varietà della loro superficie, nei diversi colori del blu e del rosso, che accolgono il bianco messaggero e il rosso promuove la concentrazione, il vigore e la vita e contrasta col nero sia esso espressione di paura o di nostalgia di uno oscuro stato primordiale, e questo nero tenta di deprimere i cerchietti fino a riuscire a forarne due per raggiungere il fondo, forse bramoso di ritrovare un profondo buio misterioso.
Lo sguardo reciproco tra opera e spettatore non può che tradursi in una interpretazione, ma quale che essa sia, il fruitore può sempre trovare un senso di piacevolezza, aprendosi alla plurisignificanza della configurazione di forme e colori.
Vetro-fusione
Diametro cm. 37
2011