"Due condizioni esistenziali ( l'isola del corpo - l'oceano della mente)"

Due condizioni esistenziali (l’isola del corpo - l’oceano della mente)

Colori prevalentemente chiari alleggeriscono il peso della scultura, ma il dilemma scritto sulle due pagine tende, forse, a catturare l’attenzione del fruitore e caricarlo di qualche interrogativo non certo leggero.

A chi si riferisce e con quale significato ciascuna espressione dell’alternativa? La prima potrebbe riferirsi ad una persona che riduce la sua personalità agli aspetti più esteriori, che comunica eccessivamente soprattutto con se stessa, con i bisogni suscitati da messaggi esterni e diretti alla sua sensibilità corporea, di qui la sua omologazione passiva nei consumi o nelle attività, la perdita delle sue personali e potenziali differenze …

La seconda alternativa potrebbe riferirsi ad una persona che comunica con se stessa, che coglie i bisogni fisici e quelli mentali più profondi e dinamici, che riflette sulle sue potenzialità e sulle sue realizzazioni, cercando di percorrere sentieri di riflessione fino a raggiungere il suo io radicale e in esso scoprire ricchezze inesplorate come nel profondo dell’oceano, scoprire non solo il significato autentico di se stesso, della sua propria umanità, ma insieme il significato plurale e differenziato dell’umanità tutta nel presente e nel passato, questa mente si sintonizza così con se stessa e con gli altri sfuggendo all’omologazione e all’atomismo, è “ la mente dell’oceano “.

Ma se è vero che le due espressioni sono coerenti col campo figurale, quale potrebbe essere il significato?

Una personalità isolata nella sua sensibilità potrebbe osservare il libro, coglierne i grafemi e al massimo intendere un significato vicino al proprio modo abituale di sentire.

Una personalità intellettuale ed emotivamente dinamica, potrebbe aprirsi al messaggio del libro, coglierne le parole e spingersi oltre, oltre i confini del libro e della propria mente, tentando un possibile percorso di scambio culturale reciproco, come tra una mente aperta e un libro egualmente aperto (polisemico), tentando un percorso di nuove inedite o alternative forme di cultura, un percorso non rigido ma fluido come in un oceano.