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"Figurazione-astrazione: senso di un contrasto"
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Figurazione-astrazione: senso di un contrasto
La raffigurazione della foglia inclinata a destra con la sua plasticità aggettante tende ad avvicinarsi allo sguardo del fruitore, conducendolo da sinistra a destra con una forza trattenuta da un verde quieto, ripetitivo, quasi fosse teso a sublimare l’organicità naturalistica della foglia, a suggerirne una vaga significazione oltre l’immediatezza e la semplicità della sua autoespressività.
La scultura della foglia con la varietà del suo basso rilievo emerge da un fondo incongruo, totalmente altro, costituito da tessere di varie tonalità di giallo e arancione, che trasmettono serenità e gaiezza.
Sia pure alleggerito dai colori e dalle forme, prevale il contrasto tra raffigurazione della foglia e astrazione del fondo, tra monocromatismo e pluricromatismo, tra inclinazione a destra della prima e verticalità o orizzontalità delle tessere al punto che tema dell’opera sembra essere questo contrasto e di qui si intravede l’apertura ad un senso e ad interrogativi ermeneutici del tutto liberi e ipotetici: il contrasto allude alla violenza subita dalla foglia strappata dal suo contesto vitale e inserita in una estraneità astratta?
Forse pur nel contrasto c’è qualche indizio di una nuova corrispondenza?
Il fondo non è poi così indifferente alla foglia, se le tessere sembrano confortarla col ricordo dei raggi solari e l’arancione con la memoria di un tramonto inevitabile, se la molteplicità, la varietà e la multidirezionalità delle tessere sembrano alludere agli innumerevoli percorsi della vita e del suo pathos.
Mosaico con smalti di Venezia e fusione a cera persa in vetro
cm. 20 x cm. 20
2010