Flusso di ricordi

Flusso di ricordi

Flusso di ricordi

 

Un'opera che suscita un'immediata emozione estetica, una fascinazione per la sua metrica spaziale fatta di forme ovali o circolari, che si susseguono in una iterazione ascendente e variata nelle dimensioni e nei colori, iterazione che è indizio di una quarta dimensione, quella del tempo, e di qui il disvelarsi del ricordo di un tratto di percorso di un'esperienza soggettiva, delimitato da una semisfera sia all'inizio sia alla fine. Non c'è figurazione realistica né logica stringente, ma una libera verosimiglianza astratta più o meno decifrabile nella sua plurisignificanza simbolica, che rinvia a uno scenario di pensieri, emozioni, intenzioni. Il ricordo dell'esperienza soggettiva inizia con una semisfera giallo-oro: la spinta originaria proviene da un aureo valore sapienziale, ma contrastato da paure infantili (screpolature nere) e raffreddato dal circostante fondo blu del cerchio colmo di stupore. Il percorso si svolge tramite forme ovali irregolari, manifestando l'intenzione di proseguire e di riprendere nella forma di mandorla quel tanto di saggezza originaria della prima sfera, ma la presenza di vari colori indica l'emergere di molteplici forze emotive o cognitive: la perplessità e il senso del mistero del viola, la tenacia del blu, la tenerezza del rosa, ma non c'è il nero di un mondo ctonio misterioso, che però ricompare nelle striature della semisfera a fine percorso. Un percorso il cui esito è un rimpicciolimento del valore sapienziale iniziale e una persistenza di angosciosi residui oscuri.

 

Vetro-fusione

Diametro cm. 37

2002

 

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