Il lato oscuro del divenire

Il lato oscuro del divenire

Il lato oscuro del divenire

Nella costellazione complessiva si intravede una continuità da un elaborato processo tecnico ad un denso percorso di creatività e di fantasia, che ad un primo sguardo rivela un’inquietante contrapposizione sia dei colori bianco e nero sia di forme ovali, rotonde, rettangolari, tutte più o meno indefinite e con andamenti pluriritmici.

La composizione a rilievo in alto a sinistra sembra dover arrestarsi nonostante sia spinta da una interna forza dinamica di mutamento e questo contrasto interno si rivela all’esterno in un insieme di forme ricurve stranamente ambigue avvolte da un bianco silenzio, che rinvia ad altro…

La forza dinamica di mutamento sembra riuscire a realizzarsi al centro con le forme rotonde, dove il colore bianco sembra accentuare la pulsione di vita o forse una potenzialità preliminare ad una nuova trasformazione, ma un incongruente pallino nero richiama la negazione di una piena compiutezza, e questa conflittualità è simultanea a quella delle tessere bianche e nere, che a sinistra si susseguono con ritmo costante mentre altrove il ritmo diventa stridente nelle strisce bianche o nere in un andamento rapsodico fra l’ombra e il chiarore, anche qui il contrasto tra la fiducia in nuove trasformazioni e la scelta dell’oscura inerzia rispetto a una situazione deludente: il nero persiste, è l’ineliminabile lato scuro del divenire.

 

Mosaico con tessere vetrose e inserto in vetro-fusione

2014

 

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