"Labirinto di Indifferenza, Indifferenziato, Differenziato"

"Labirinto di Indifferenza, Indifferenziato, Differenziato"

Labirinto di Indifferenza, Indifferenziato, Differenziato

 

La disponibilità, l’apertura, la vaghezza dell’opera potrebbe essere colta se si è in sintonia e disponibili a inoltrarsi in percorsi intricati che si allontanano o si avvicinano al cerchio centrale ma non l’oltrepassano; sono percorsi non conclusi, sono in gran parte neri cioè silenziosi, privi di possibilità, nichilisti, senza alcun calore, ma ci sono anche tratti di un giallo raggiante e di un arancione guizzante, entrambi ricchi di energia centrifuga, come pronti a spingersi in più direzioni non solo sul piano, ma in alto, qua e là trattenuti da tratti di colore blu estraneo, indisponibile al movimento.

L’insieme con la dualità presente al suo interno, è sempre in espansione, allusivo e ambiguo, è come se rinviasse sempre a qualcos’altro, sfuggendo così ad ogni immobile stagnazione.

C’è un cerchio oltre il quale si avverte il risuonare delle vibrazioni del giallo e dell’arancione in sintonia con i percorsi esterni, ma qui tendono a prevalere alcune forme che potrebbero comunicare immagini di petali, ma sono forme incompiute lievemente in movimento.

L’indifferenziato esterno qui si fa quasi differenziato, tanto più perché all’interno di un cerchio, dolce nella sua rotondità, sicuro nella sua chiusura.

La sembianza complessiva indifferenziata e labirintica all’esterno e differenziata all’interno del cerchio si apre disponibile e accogliente verso qualunque sollecitazione e interpretazione, mentre la perla nera immobile al centro resta indifferente al differenziato e all’ indifferenziato, resta al di qua di entrambi, fredda, in silenzio assoluto, forse nascondendo un buco nero al di qua di tutto.

 

Mosaico con tessere policrome e vetro-fusione al centro

cm. 34 x cm. 34

2011

 

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