"Qui - Altrove"
Qui – Altrove
Quest’opera potrebbe coinvolgere il fruitore non tanto per la sua struttura complessiva quanto per il suo dinamico processo formativo: qui la creatività artistica si manifesta in una visualità pregna di significanza, espressività ed emotività fino a squarciare ogni tendenza autoreferenziale con una comunicabilità stimolante per nulla univoca.
Un cerchio col suo allusivo movimento circolare senza inizio né fine né variazione e al suo interno l’intersecarsi di linee veloci, che si impongono fino a distrarre dalla individuazione di figure geometriche, triangoli o rombi che siano, completi o privi di un lato, e forme plastiche di un giallo ascendente come oro o discendente come la luce del tramonto.
Meglio fermarsi qui e gustare l’opera nella sua visualità immediata altrimenti si corre il rischio di rimanere invischiati in un intreccio labirintico di interrogativi suscitati dal carattere metaforico, allusivo e forse un po’ magico dell’opera.
Le linee sfrecciano pericolosamente minacciose o virtualmente dinamiche? Restano però bloccate all’interno del cerchio, che è perfezione e totalità protettrice e al suo interno ingloba un universo vorticoso, pluridimensionale, con figure geometriche quasi tutte irregolari, in cui sembra prevalere un antagonismo duale e non un ordine ternario.
La vivacità di quest’opera processuale spinge la sensibilità del fruitore a superare il cerchio e muovere il suo sguardo altrove, verso l’ampliarsi di una serie di tessere di vari colori. Le tessere disposte a raggiera sembrano voler comunicare una percezione di movimento verso l’infinito spaziale; il colore guizzante dell’arancione sprigiona energia centrifuga parzialmente frenata dalla forza nullificante del nero, per cui può apparire ai confini un discreto colore bianco celeste, che si tramuta, nelle tessere successive, in un blu più o meno scuro e con un probabile moto di stupore del fruitore, il tutto sembra allontanarsi altrove, sulla vastità cosmica. Dominante è dunque la molteplicità dei colori, mentre all’interno del cerchio prevale la molteplicità delle linee.
La disunità del processo creativo segnata dalla linea circolare invia a una intuizione o a un disegno unitario oltre la frattura? La perfezione del cerchio sta tra dinamismi contrapposti e di significanze diverse? Comunque il campo visuale esterno è contrapposto a quello interno, ciascuno però ha la sua autonomia, ciascuno è aperto a una interpretazione plurima e l’insieme resta sorprendentemente metaforico, allusivo ed emotivamente coinvolgente, ma privo di una gerarchia statica di significati.
Mosaico con smalti di Venezia e vetro-fusione al centro
cm. 43,5 x cm. 43,5
2009