Dal visibile al simbolico

Dal visibile al simbolico

 

Dal visibile al simbolico

L’intreccio degli elementi plastici sembra privilegiare la risultante visiva fino a negare l’intrusione di un qualsiasi altro linguaggio, arrestando il fruitore in una immediata contemplazione incantata, silenziosa.

Pura visibilità è nella conformazione ascendente lievemente dinamica con le sue curve e l’alternarsi ritmico di forme convesse e concave grazie all’energia pacata del colore celeste o blu.

Ma poi lo sguardo diffuso all’intera opera scopre molti tracciati con corrispondenze conciliabili o contraddittorie e penetra nell’invisibile trama del visibile.

La configurazione ascendente è posta in un fondo di tessere di colore rosso o arancio disposte in modo concentrico, quasi alludendo ad un microcosmo armonico e perfetto con un cromatismo carico di energia vitale, ma che presto si rivela disarmonico e incompiuto nella perturbante occultazione del centro, il punto cioè di accensione e concentrazione dell’energia; il centro è coperto dalla punta blu scura di una forma triangolare dal colore blu che comunica freddezza e senso del nulla e insieme alle desolate venature bianche blocca il movimento ascensionale divenuto inspiegabilmente tracotante e violento fino a scadere ai margini o sprofondare in una inquietante depressione.

Non resta allo sguardo smarrito che tornare alle forme ovali, che come mandorle aperte mostrano saggezza e verità, ma non si può sfuggire alla disposizione delle tessere poste nella zona superiore in modo contraddittorio, solo parzialmente concentriche e comunque prive di una forma compiuta, per cui è compromessa sia la potenza di irraggiamento sia la forza espansiva.

 

Mosaico con smalti di Venezia e tarsie in vetro-fusione

cm.75 x cm. 37

2011

 

 

Tag: